Kertész Imre - 1991 - Il vessillo britannico by Kertész Imre

autore:Kertész Imre [Kertész Imre]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
pubblicato: 2012-03-25T12:04:51+00:00

Evidentemente quest’uomo è pazzo; se non lo è, sarà un malfattore; in qualsiasi caso, si chiarirà ben presto se ha detto il vero o no.

Dovettero fare soltanto pochi passi per raggiungere la cima della collina a forma di cono tronco; una leggera corrente d’aria gli andò incontro, portando frescura alle loro fronti incandescenti: l’inviato sorrise d’istinto - nel modo in cui si ricambia di solito un saluto -, poi l’aspirò profondamente, con viso attento, alla maniera degli intenditori, quando valutano l’aroma di un vino invecchiato. Non avrebbe potuto lavorare indisturbato; un bagliore intollerabile gli tormentava gli occhi: poco lontano, i raggi del sole stavano conducendo una danza delirante sopra una mezza dozzina di oggetti metallici e di vetro. Erano forse delle corriere? Proprio così; stavano in ozio, immobili, all’apparenza vuote, in attesa dei passeggeri dispersi in lontananza; in nessun modo potevano essere le corriere di linea del luogo, la grigia usura di queste ultime sarebbe stata una vergogna tra quei capolavori industriali di colore blu, rosso, giallo, verde e marrone, alcuni dei quali potevano vantare in primo piano apparecchi per l’aria condizionata; persino sul fianco del più modesto di essi si pavo-93

neggiava l’insegna vistosa di una società, mentre l’offerta altisonante degli uffici turistici stordiva il passeggero. L’inviato si avvicinò di qualche passo per vedere meglio: lesse nomi di città e di paesi vicini e più lontani, di tutti e quattro i punti cardinali del mondo. Il colpo fu inatteso -non aveva fatto i conti con l’entrata in scena dei turisti -, ma a parte la disattenzione per le parole dell’uomo incontrato poco prima, non era forse colpa sua se proprio quella circostanza l’aveva trovato impreparato? Il turista è come una formica: briciola dopo briciola, porta diligentemente via il significato delle cose; con ogni parola, con ogni scatto della macchina fotografica consuma qualcosa della muta importanza di ciò che lo circonda - avrebbe dovuto immaginare che inevitabilmente si sarebbero cimentati in uno scavo, anche in quell’occasione. Dove potevano essere andati? Si guardò intorno con amara curiosità: era forse in corso una pausa, o al contrario da qualche parte si era nel bel mezzo delle attrazioni preparate per loro: era impossibile saperlo; non si vedevano da nessuna parte, soltanto la minacciosa presenza delle loro corriere rivendicava il dominio su quel paesaggio deserto.

Un richiamo della moglie destò la sua attenzione; poco prima, nella fretta l’aveva lasciata dietro di sé: era da quel punto che lo chiamava. Stava indicando qualcosa; l’inviato si voltò per seguire con lo sguardo la direzione del braccio alzato.

“Là, un portone!” disse la donna.

Sì, lassù, sul crinale, al confine tra la terra e il nulla, dove l’erta finiva e l’immaginazione intuiva un abisso, una sagoma simile a un portone aveva spalancato i suoi due battenti contro il cielo.

L’inviato si incamminò verso di essi con lentezza reticente, come se la sua cautela dovesse dettare la misura alla sua speranza: era davvero un portone, quello?

94

Poteva esserlo, perché no: la dislocazione dell’area, quel punto privilegiato dell’erta potevano avallare il fatto che lo fosse.

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.